19 marzo 2021
Sfatiamo un un falso mito! L’ufficio stampa è per tutti! Non è vero che solo le grandi aziende possono avere un ufficio stampa. Qualunque realtà può sfruttare i vantaggi dall’attivarne uno: dal singolo professionista (ad esempio un medico, un architetto o un artista) alle piccole e medie imprese, ma anche realtà come associazioni, oppure, per dei singoli eventi.
L’ufficio stampa è uno strumento molto efficace per promuovere la tua impresa o il tuo prodotto/servizio. La sua attività di relazioni pubbliche con i giornalisti della carta stampata e del web, ha lo scopo di ottenere gratuitamente la pubblicazione di una notizia relativa alla tua azienda. Apparire su un articolo di giornale aumenta reputazione e credibilità. Infatti, leggere di te e di quello che fai, scritto da un giornalista ha sicuramente un impatto più significativo sulla percezione che potrebbe avere della tua azienda il tuo potenziale cliente, piuttosto che essere direttamente tu a raccontarti.
L’ufficio stampa ha il compito di realizzare dei comunicati stampa o dei testi informativi con l’obiettivo che questi vengano ripresi dai giornali. Ma realizzare un comunicato stampa o un testo informativo richiede una certa competenza. Ogni giorno i giornalisti ricevono centinaia di comunicati stampa e per non rischiare che il nostro comunicato stampa passi inosservato, occorre essere chiari e immediati e rendere subito evidente di cosa si sta parlando. Ma ancor più importante è la capacità dell’addetto stampa di saper rendere un’informazione notiziabile, renderla cioè appetibile e utile per il giornalista a cui si sceglie di veicolarlo.
Una volta veicolato il comunicato, l’addetto stampa assume una posizione di ascolto. Significa per l’addetto stampa monitorare e raccogliere la considerazione che i mass media hanno dato alla notizia. Questo monitoraggio avviene attraverso la rassegna stampa che permette, infatti, di quantificare i risultati ottenuti attraverso l’invio del comunicato. Avere questo dato permette di comprendere la percezione che esiste nella società dell’azienda cliente. Ma non solo. Infatti, il monitoraggio non coinvolge solo l’azienda cliente ma anche la concorrenza per conoscere le strategie utilizzate e capire anche come viene posizionata nel settore.
La caratteristica fondamentale che deve assolutamente avere un addetto stampa e che gli consente di fare la differenza, oltre alle ottime qualità relazionali, è il continuo aggiornamento sulle notizie riguardanti il settore di pertinenza del cliente, e saper cogliere le opportunità per inserirsi nei dibattiti fornendo dei contenuti pertinenti e di qualità che possano essere ripresi dagli organi di riferimento.
Se ti affascina l’idea di avere un ufficio stampa e vuoi avere più dettagli, scrivici una mail: info@halocomunicazione.it
19 febbraio 2021
Oggi, solo in Italia, 35 milioni di persone sono attive sui social network con un’età compresa dai 13 ai 65+ anni.
La necessità per le imprese o per le piccole attività di esserci sulle più note piattaforme social è dunque una prerogativa. Ma non basta esserci, importante è sapere COME ESSERCI.
Aprire un account o una pagina sui social è piuttosto semplice, non occorrono certo grandi competenze tecniche. Ma, tra l’aprire un account/pagina e saperla gestire è tutt’altro che semplice. La strategia, l’analisi e la comunicazione sono gli aspetti fondamentali che ne faranno la differenza.
I follower, infatti, non arriveranno mai da soli sulla tua pagina social super bella e accattivante. Nessuno sa ancora che ci sei e che i tuoi prodotti/servizi sono proprio ciò di cui potrebbero aver bisogno. Per questo dovrai pianificare ogni tua singola attività: sviluppare una strategia di marketing, di comunicazione e un piano editoriale che ti serviranno per intercettare il tuo target di riferimento e attrarli nella tua cerchia.
Il pubblico che riuscirai a intercettare attraverso un’adeguata strategia social sarà per la tua azienda una risorsa inestimabile. Infatti, ai tuoi follower dovrai dedicare del tempo e tanto ascolto poiché sarà anche attraverso le loro reazioni e i loro commenti che potrai capire meglio i loro bisogni, gli interessi e i comportamenti. I canali social sono, infatti, uno strumento bidirezionale potente che ti permetterà di dialogare in modo più diretto con i tuoi clienti e, soprattutto, ascoltare i loro suggerimenti per migliorare i tuoi servizi o i tuoi prodotti o, anche, crearne di nuovi.
Attenzione, però, perché per fare questo dovrai saper leggere e analizzare i numeri che raccoglierai in merito a dati demografici, geografici, sociali e comportamentali di chi interagisce con i tuoi post e la tua pagina. Solo attraverso una buona lettura e un buon monitoraggio di questi dati potrai rispondere in modo efficace ai bisogni del tuo target.
Prima di scegliere su quali canali social essere presenti, è importante definire la propria mission e vision dell’impresa, a chi ti stai rivolgendo compresa l’età, la nazionalità e gli interessi del tuo target obiettivo.
Solo conoscendo e avendo ben chiari i propri obiettivi potrai definire il canale social che meglio risponde al tuo bisogno. Ad esempio TikTok sarà sicuramente un’opzione se il tuo prodotto/servizio è destinato a un pubblico molto giovane, o LinkedIn se, invece, devi rivolgerti a un target professionale. Studia bene ogni singolo social network, questo ti consentirà di individuare quello che è più in target con il tuo prodotto/servizio.
Da considerare anche il budget a disposizione: avrai risorse sia economiche che umane sufficienti per poter realizzare una strategia di social media marketing per tutti i social in cui vorresti essere presente?
10 febbraio 2021
L’Halo Effect è una tecnica usata anche dalle più note agenzie di pubblicità per riuscire a vendere qualsiasi cosa a chiunque.
Anche nel marketing è ampiamente utilizzata. Ad esempio, quando un consumatore ha un’esperienza positiva con un prodotto o un servizio, inconsapevolmente crea un effetto positivo anche a favore dell’azienda che commercializza quel prodotto o servizio.
Questo fa sì che l’azienda concentri le azioni di marketing sul suo prodotto e servizio migliore rafforzando la sua brand reputation e aumentando la fidelizzazione.
Anche quando un personaggio famoso avalla la qualità di un prodotto ha un Halo Effect sul brand che può godere di una migliore reputazione e notorietà confermata dal personaggio famoso.
29 gennaio 2021
La Brand Identity è la chiave per cui ti rendi unico e inconfondibile. È la voce del tuo marchio e dei tuoi valori ed è l’immagine che vuoi dare alla tua azienda.
La Brand identity non si compone solo di segni grafici ma racchiude in sé molti elementi strategici che hanno un unico obiettivo: la riconoscibilità.
Per costruire l’identità del brand bisogna prima mettere a fuoco mission e vision aziendale e porsi le domande:
Scopriamo adesso i 5 passi fondamentali da seguire per creare la tua Brand Identity
Il primo importantissimo passo per costruire l’identità del tuo brand è comprendere innanzitutto ciò che ha portato alla nascita del marchio.
Raccolte le informazioni preliminari per definire l’identità del brand, è importante organizzarle immaginando un visual, per focalizzare l’attenzione su ciò che il brand intende trasmettere ai suoi possibili acquirenti.
Per farlo, ad esempio, inizia evidenziando quali immagini possono evocare dei sentimenti legati al tuo brand: colori, oggetti, situazioni di vita quotidiana… Allo stesso modo puoi identificare degli aggettivi: autentico, elegante, solidale, inclusivo, etico, solido…
Identificare le immagini e gli aggettivi ti aiuterà a decidere lo stile di comunicazione che vorrai dare alla tua strategia.
Siamo alla fase più complessa. Se non hai ancora deciso il naming del brand occorrerà valutare tantissimi fattori prima di raggiungere l’idea vincente che identificherà perfettamente la brand identity. Qualche consiglio:
Una volta deciso il naming, si passa alla sua rappresentazione grafica che potrà essere costituita dalla sola scritta, il logotipo, oppure anche da un simbolo grafico o pittogramma. Importante mantenere la semplicità e che sia un logo adattabile a qualsiasi supporto e situazione (tessuto, insegna, carta stampata, web). Attenzione anche alla scelta dei colori, poiché ciascuno evoca delle differenti emozioni.
Una volta che hai impostato correttamente il logo e individuato gli obiettivi di ciò che vuoi trasmettere, inizia a pianificare una strategia di comunicazione, stabilendone il Tone of Voice, ossia lo stile che intendi conferire alla comunicazione del tuo brand. Pertanto sarà necessario, innanzitutto, identificare il target di riferimento e monitorarne i comportamenti per comprendere come rendere sempre più efficace la comunicazione.
Siamo giunti alla fine della prima fase della Brand Identity ed ora è il momento di farsi conoscere. Individuato il target di riferimento, scelta la strategia di comunicazione e il Tone of Voice, ora studia attentamente tutte le azioni da percorrere per far conoscere il tuo brand selezionando i canali media più idonei al marchio, preferendo sempre un’attività omni-channel. Prevedi anche azioni di public relation, di ufficio stampa e di social media. Attività che si andranno ad affiancare a tutta la strategia marketing che avrai individuato per il tuo brand.
Per la tua Brand Identity scrivici per ricevere una consulenza: info@halocomunicazione.it
7 gennaio 2021
Quando una storia ci tocca veramente? Quando ci fa scattare una scintilla di interesse? Quando ci appassiona? La risposta potrebbe apparire semplice e scontata “Quando una storia è interessante, non banale, quando la narrazione è coinvolgente, quando tocca il cuore ed emoziona.” Ma questo non basta. Non basta soprattutto oggi, dove la pervasività dei social incide in modo sempre più significativo sull’atteggiamento delle persone.
A causa della pandemia che ha investito prepotentemente l’economia mondiale e a seguito della trasformazione digitale che si è rivelata fondamentale per mantenere alta la competitività delle aziende, i modelli di business, gli approcci comunicativi e le campagne di marketing sono gli aspetti che le organizzazioni sono chiamati a ripensare e ridefinire. L’empatia è pertanto uno degli obiettivi di qualsiasi strategia di marketing.
Nel costruire la storia di un brand o nel raccontare un prodotto, suscitare emozioni facendo leva su valori con i quali l’utente possa identificarsi, pratica propria dello storytelling, sembra piuttosto scontato. Diverso è invece lavorare sulle passioni, sui rapporti da coltivare, sulle inclinazioni personali, sulle esperienze e far diventare quell’utente un vero e proprio brand ambassador. Come? Rendendolo co-protagonista delle storie. Facendolo interagire, sollecitandolo ad esprimersi, coinvolgendolo quale parte integrante del progetto dell’azienda. In questo modo si risponde meglio a quelle che sono le domande più ricorrenti del consumatore “Cosa potrebbe fare quel brand per me? Perché dovrei sceglierlo? Perché quel prodotto e non un altro? Cosa rende questo prodotto tanto speciale?”. È così che la comunicazione del brand diventa di reale utilità per l’utente.
Questa forma di comunicazione racconta il rapporto tra il brand e il proprio consumatore in una chiave concettuale differente, più vicina alle attuali modalità di ingaggio e relazione con il cliente. Una comunicazione che comincia dal cuore stesso dell’organizzazione, dalle attività intraprese, ridefinite in base all’ascolto attivo e costante del proprio target e al fattivo coinvolgimento dello stesso. Una comunicazione che significa passare dalle parole ad azioni notevoli, tangibili e misurabili.
In quest’ottica, il cambiamento richiede all’azienda una maggiore sintonia con gli attuali mutamenti sociali e civili, laddove la qualità della vita, il work life balance, il wellbeing, l’inclusione, la digital transformation, il rispetto dell’ambiente, la responsabilità e la partecipazione al raggiungimento del bene comune, sono temi che non possono essere ignorati. Questo significa anche una particolare attenzione verso la scelta dei propri dipendenti e le partnership dell’azienda con marchi che condividano gli stessi valori. Ma l’aspetto determinante è la modalità con la quale i contenuti vengono trasmessi, la stretta relazione fra la promessa e la realtà dei fatti e, di conseguenza, la coerenza fra ciò che si fa e ciò che viene comunicato.
Una storia che ogni azienda deve costruire day by day, che vive e fa vivere ai propri clienti in una narrazione più aperta, che risponda a desideri effettivi e non a logiche commerciali, ponendo l’accento sull’esperienza immersiva e totale dell’utente e sulla costante interazione delle parti.
Esperienza. Sebbene ci sia una diffusa attitudine all’uso dei social, l’esperienza fisica, olfattiva o sensoriale che sia, rimane sempre quella più gratificante. Uno storydoing che si rispetti deve portare all’esperienza. Non parole, ma fatti!
Chiarezza e autenticità. La storia deve essere chiara e autentica per essere veramente credibile e generare reazioni positive negli utenti.
Semplicità è un altro punto focale dello storydoing. Semplificare per rendere la vita più facile, l’esperienza più accessibile, immediata e meno onerosa, oltre che per portare l’utente all’azione.
A cura di Halo Comunicazione
9 dicembre 2016
Itely Hairfashion, brand leader nel settore professionale hair care a livello internazionale, ha affidato ad Halo Comunicazione l’ufficio stampa, le attività di relazioni pubbliche, la gestione dei social media e la realizzazione di un sito internet di ultima generazione.
Itely Hairfashion, fondata nel 1987, produce e distribuisce prodotti tricologici professionali di alta qualità. Cresciuta rapidamente come realtà industriale e produttiva, Itely Hairfashion è riuscita ad imporsi sia in Italia che all’estero, facendosi portavoce di un “made in Italy” fatto di gusto, eleganza e qualità dei prodotti. Conquistato infatti il mercato italiano, grazie alla dinamicità delle rete commerciale, dal 1990 ha iniziato il suo sviluppo internazionale.
Oggi, migliaia di persone sono coinvolte – in tutto il mondo – nel progetto Itely Hairfashion. In particolare alcune filiali, sia produttive che commerciali, come Stati Uniti, Brasile, Regno Unito, Spagna, Bielorussia e Cina sono direttamente partecipate nel capitale sociale dell’azienda.
Itely Hairfashion è da sempre orientata alla continua ricerca di nuove formulazioni, al costante sviluppo di tecnologie d’avanguardia e all’accurato controllo della qualità utilizzando esclusivamente materie prime di origine non animale, nel rispetto dell’ambiente.
Oggi Itely Hairfashion, sempre più marketing-oriented, sviluppa progetti di educazione e comunicazione per offrire all’acconciatore un’informazione/formazione continua, diventando così un punto di riferimento per l’hairstylist. L’identità di Itely Hairfashion sta nella sua “Cultura”, intesa come bagaglio fondamentale di conoscenze e di pratiche acquisite che diventano un vero e proprio patrimonio del Fare con Competenza. “Cultura” come raccolta e condivisione di informazioni, risorse e capacità che formano l’effettiva Esperienza aziendale e ne accrescono la reputazione. Itely Hairfashion è una Color Company internazionale riconosciuta dai professionisti di tutto il mondo che ne apprezzano il valore e la passione, due forze propulsive che animano ogni azione concreta dell’azienda.
Itely Hairfashion fa parte di Finelga holding Spa a cui appartengono società attive nel settore industriale, commerciale, immobiliare, finanziario e della comunicazione.
Itely Hairfashion, brand leader nel settore professionale hair care a livello internazionale, ha affidato ad Halo Comunicazione l’ufficio stampa, le attività di relazioni pubbliche, la gestione dei social media e la realizzazione di un sito internet di ultima generazione.
Scarica il comunicato stampa integrale: cs-halo_itely-hairfashion
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