9 maggio 2018
Si è svolta lo scorso 3 maggio a Milano presso Palazzo Mezzanotte la seconda edizione del Pambianco Beauty Summit, il convegno organizzato dalla società di consulenza Pambianco Strategie di Impresa volto ad analizzare il settore cosmetico italiano illustrandone sfide e opportunità.
La giornata ha visto alternarsi sul palco i principali protagonisti della cosmetica italiana, ad aprire i lavori Raffaele Jerusalmi, CEO di Borsa Italiana, cui hanno seguito gli interventi di Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia, di David Pambianco, CEO di Pambianco Strategie di Impresa, che ha presentato i risultati di una ricerca volta a creare una ‘mappa’ ragionata del sistema cosmetico italiano, nonché di Marco Formento, senior vice president digital Edizioni Condé Nast, e di Erika Andreetta, partner PwC.
La seconda parte della mattinata, moderata dal giornalista Nicola Porro, conduttore di Matrix su Canale 5, ha visto protagonisti in interviste face-to-face Cristina Scocchia, CEO Kiko, Federico Pegorin, CEO Agf88 Holding e Fabio Pampani, CEO Douglas Italia. A seguire Fabio Guffanti, GM Laboratoires Svr Italia, Peter Gladel, CEO Beauty and Luxury, Francesco Pastore, GM Coty Professional Beauty Italy & Greece, Edoardo Bernardi, CEO e GM The Estée Lauder Companies Italy, Roberto Selva, director Non Food Esselunga, Andrea Pernigo, CFO Just Italia, e Dario Ferrari, presidente e CEO Intercos.
Secondo i dati riportati da Cosmetica Italia, la cosmetica italiana ha registrato un fatturato di 11 miliardi di euro nel 2017, in crescita del +4,3% sul 2016, con un’aspettativa del +5% per quest’anno. Per quanto riguarda la produzione di cosmetici, l’incremento di fatturato ha registrato un +43,2% tra il 2008 e il 2016; l’EBIT medio nel 2016 è stato del 9%. L’Italia è il quarto sistema economico della cosmetica dopo Germania, Regno Unito e Francia e, dato importante, il 60% del make‐up distribuito nel mondo è made in Italy. Sempre secondo la ricerca di Cosmetica Italia, il saldo commerciale 2017 del settore supera i 2,5 miliardi di euro e mostra segni di crescita. Infine, l’acquisto dei cosmetici vede in prima fila la GDO che detiene il 35%, a seguire i supermercati specializzati in cosmetici (21%), farmacie (15%) e profumerie (11%).
David Pambianco, CEO di Pambianco Strategie di Impresa, ha invece presentato i dati di un’analisi su oltre 450 bilanci di aziende con brand propri, terzisti, profumerie indipendenti/catene e filiali di multinazionali della cosmetica e ha individuato un campione di 289 realtà con un fatturato superiore ai 3 milioni di euro, un giro d’affari complessivo nel 2016 di 11 miliardi di euro, un EBITDA medio all’11% e 37.000 dipendenti.
Pambianco, alla luce dei dati presentati, ha così delineato le sfide e le opportunità che si presenteranno alle aziende per sostenere la propria crescita nei prossimi anni: per le aziende con brand di proprietà, sarà necessario portare i propri prodotti verso una fascia prestige per puntare a un maggiore sviluppo a livello internazionale; i terzisti dovranno aumentare le proprie dimensioni con acquisizioni e puntare maggiormente all’estero; la distribuzione dovrà focalizzarsi sulla creazione di nuovi servizi e prodotti, sviluppare l’e-commerce e intercettare i trend di mercato e i desideri del consumatore; e, infine, le filiali italiane delle multinazionali che dovranno sviluppare in modo più efficace sul piano locale i nuovi brand acquisiti.
Per approfondimenti: http://convegnobeauty.pambianconews.com/
17 maggio 2017
Un mercato in crescita quello della cosmetica, soprattutto in Cina, anche se Europa e USA hanno anche loro cavalcato l’onda di questo successo. Consumatori più consapevoli e informati, nuovi canali di vendita con negozi monomarca ed e-commerce, stanno rendendo il mercato sempre più competitivo e interessante per gli investitori.
E’ quanto è emerso dal recente Beauty Summit organizzato da Pambianco Strategia d’Impresa in collaborazione con EY.
Nell’ultimo decennio il mercato globale della cosmetica è passato da 142 a 205 miliardi di euro con un aumento del 4% rispetto al 2015. Dopo la Cina, con una crescita dell’11,8%, Europa e Stati Uniti si difendono con un valore, rispettivamente, di 62 e 77 miliardi. In particolare, per quanto riguarda l’Europa, Germania, francia, Italia e Gran Bretagna incidono per il 60%.
Gli articoli da toeletta e per il benessere della pelle si spartiscono in ugual misura la metà del consumo cosmetico, mentre i prodotti per i capelli ricoprono un 19%, i profumi 16% e, infine, il make-up con il 14%.
In Italia il fatturato delle aziende cosmetiche è cresciuto del 5,1% nel 2016, trainato in particolare dell’export verso Germania, Francia e Usa, i principali partner commerciali del Bel Paese.
Il Beauty Summit ha quindi delineato un settore sicuramente in buona salute con ancora ottime prospettive di crescita e che sta diventando protagonista di una serie crescente di importanti merger e acquisizioni come, solo per citarne alcune, Coty che grazie ai brand rilevati da P&G Beuty Business ha chiuso il terzo trimestre 2017 con una crescita dei ricavi pari al 6%, ma ancora Estée Lauder che ha acquisito Too Faced e Becca Cosmetics e L’Oreal che ha acquisito per 1,2 miliardi di dollari IT Cosmetics.
L’Italia è ancora un mercato frammentato con aziende di piccole dimensioni con le prime 20 società che rappresentano circa il 33% del mercato. Il nostro Paese deve quindi affrontare la sfida del successo, facendo crescere le piccole aziende affinché si sviluppino in un mercato globale, con conseguenti maggiori capitali per poter fare nuovi investimenti e conquistare nuovi mercati.
@Credit photo Gustavo Spindula @gspidula
22 luglio 2016
A La Thuile, in Valle d’Aosta, si avvicina l’avvenimento più goloso di fine estate. Nella “Città del Cioccolato”, dal 26 al 28 agosto avrà luogo la sesta edizione di CHOCOLAThuile, mostra mercato con ristorazione a tema dedicata al cibo degli dei. Un evento che offrirà momenti formativi, di degustazione per grandi e piccini e tanto divertimento. L’edizione di quest’anno, inoltre, riserverà una sorpresa da Guinness dei primati.
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